Patty e Rose hanno da sempre un legame malato, condizionato dalla sindrome di Munchausen di Patty (inventa malattie pur di avere continue attenzioni mediche) rendendo così impossibile la vita della figlia Rose, fin dalla sua più tenera età. Entrambe raccontano alternativamente il proprio punto di vista, cosicché il lettore ha una visione completa dello strano, corrotto rapporto tra le due, fatto di abusi e soprusi. Bugie, falsità, inganni, tranelli regolano infatti la loro relazione nella quale ognuna delle due esprime la parte peggiore di sé. Poche sono le esternazioni di vero amore e tenerezza tra le due donne e anche quelle vengono turbate dal sospetto reciproco che non siano autentiche.
Secondo me, un romanzo ben costruito, una storia nera anzi nerissima, alla fine della quale il lettore non riesce a prendere posizione, non si prova nessuna empatia né per l’una né per l’altra delle protagoniste, colpevoli entrambe di non aver saputo amare veramente l’altra. Una lettura che lascia un po’ di amaro in bocca certo, ma è talmente avvincente che sarebbe meglio iniziarlo liberi da altri impegni, in vacanza sotto l’ombrellone, appunto… Buona lettura!!