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Mercoledì, 22 Giugno 2016 14:14

UNO DI NOI, Asne Seierstad, Rizzoli

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Ho appena terminato il libro dell’autrice norvegese, che ci racconta la storia di Anders Behring Breivik, il mostro di Utoya, e sono arrabbiata.

Pubblicato in Norvegia nel 2013 e solo ora in Italia, si tratta di un non fiction novel, il reportage di uno dei peggiori episodi di terrorismo degli ultimi anni.

Breivik il 22 luglio 2011 fa esplodere un ordigno da lui stesso realizzato sotto l’ufficio del Primo Ministro in centro ad Oslo, ammazzando 8 persone. Raggiunge poi indisturbato, l’isola di Utoya, dove è in corso l’annuale campus estivo dell’Auf, il partito dei Giovani Laburisti dove centinaia di ragazzi si stanno divertendo e, armato fino ai denti, trucida a sangue freddo 67 giovani e ne ferisce altri 319, alcuni dei quali in maniera molto grave, rendendoli menomati per il resto della vita.

L’autrice ha consultato montagne di fonti processuali, di deposizioni, di interviste alle vittime e ai loro famigliari per raccontare in maniera precisa e dettagliata, quanto più possibile sulla vicenda.

Nel libro, leggiamo di Breivik, della sua famiglia, della sua formazione, del carattere, delle sue idee politiche, delle sue manie e ossessioni. Il futuro killer colleziona una serie di fallimenti, sia in campo lavorativo, sia socialmente e politicamente; si chiude in casa a giocare per ore (anche 18 al giorno) a World of Warcraft, un gioco online, ma, nonostante l’impegno profuso, non otterrà lo status al quale ambiva. Si crede unico, in realtà non è nessuno. Narcisista ed egocentrico in modo ossessivo, inizia a sviluppare la sua “educazione ideologica” contro l’immigrazione e l’islamizzazione della Norvegia poiché si sente perseguitato dal marxismo e dal multiculturalismo. Scrive una sorta di manifesto del suo pensiero, di oltre 1500 pagine, intitolato “2083: A European Declaration of Independence” e lo invia a migliaia di indirizzi email, poco prima di iniziare il massacro.

Nessuno si aspetta un attacco così efferato, le forze di polizia norvegesi commettono leggerezze ed ingenuità che impediscono loro di fermarlo in tempo. Quando finalmente lo prendono, l’assassino ha ottenuto il suo scopo perverso: grazie alla risonanza del suo gesto, potrà promuovere su larga scala il suo folle pensiero.

Parallelamente alla vita del mostro, l’autrice ci racconta delle vittime. Di alcuni dei ragazzi ammazzati, leggiamo la storia, le idee, i sogni. Certi di loro sono speciali, magari perché rifugiati politici, come Bano e Lara, o perché particolarmente sensibili ai problemi del sociale e già lanciati nella carriera politica, come Simon. Percorriamo la loro breve vita con commozione e apprensione: sappiamo cosa li aspetta… La narrazione della “mattanza”, cruda e senza sconti, è un vero pugno nello stomaco, più di una volta ho dovuto interrompere la lettura.

E poi, il processo. L’assassino viene sottoposto a varie perizie psicologiche, per determinare se fosse in grado di intendere e volere, se fosse isolato o parte di un’organizzazione più ampia e ancora in grado di colpire, o solo un folle criminale. In noi lettori, l’indignazione verso quest’uomo aumenta, il mostro non si pente, anzi, pone condizioni e addirittura si lamenta del trattamento carcerario. La condanna sarà di 21 anni, il massimo per la legge norvegese. Un po’ poco, no?

Pensavo, appena acquistato il libro, che il titolo si riferisse al fatto che l’assassino potrebbe essere uno di noi, una persona “normale” indotta alla pazzia da accadimenti particolari, benchè nulla potrebbe spiegare né tantomeno giustificare il suo gesto. Credo invece che l’autrice intendesse che ognuno di noi può essere vittima di una strage; purtroppo gli attentati di matrice politica o religiosa ad opera di kamikaze o pazzi furiosi, si stanno drammaticamente moltiplicando (è di pochi giorni fa la sparatoria di Orlando, 49 morti!). Nessuno di noi, può più dirsi al sicuro. Cosa ci aspetta? Che mondo accoglierà i nostri figli? Possibile che si debba vivere nel terrore? Ecco perché sono arrabbiata.

 

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Letto 1886 volte Ultima modifica il Lunedì, 21 Giugno 2021 10:35

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