Narrato in prima persona da uno dei quattro protagonisti, racconta l’amicizia lunga una vita di due coppie. Siamo nel 1937, negli Stati Uniti, la Depressione ancora fa sentire i suoi effetti. Larry Morgan, il narratore, viene assunto come professore presso un prestigioso college del Wisconsin e vi si stabilisce con sua moglie Sally, incinta di pochi mesi. Sono poveri ma felici, pieni di entusiasmo per la loro vita e per il nuovo incarico. Ad uno dei primi eventi mondani ai quali vengono invitati, vengono presentati a Sid e Charity Lang, che si rivelano fin da subito molto cordiali, persone speciali coi quali legano istantaneamente, diventandone presto inseparabili amici. “Ci eravamo avventurati nel loro ordinato universo newtoniano, come due asteroidi, e ci catturarono con l’attrazione gravitazionale, fecero di noi delle lune e ci misero in orbita intorno a loro.” I Lang sono ricchi, hanno una grande famiglia, sono molto generosi: coinvolgono quindi Larry e Sally nel loro mondo, rendendoli felici e appagati. Ma non tutto ciò che brilla è oro, presto piccoli segnali avvertono i Morgan che forse, dietro a tanta perfezione, si celano dei dissidi che a poco a poco incrinano la serenità del gruppo. E nel finale, quando per un’ultima volta i quattro, ormai anziani, si incontreranno per l’annuale picnic di compleanno di Charity, dimostreranno come l’amore e l’amicizia, se sinceri e disinteressati, possano essere forti e resistere al tempo.
Sbagliato però aspettarsi dalla trama episodi importanti o eventi strani o tragedie: l’autore ci parla della difficoltà nelle relazioni, di fallimento personale e lavorativo, descrive le incomprensioni che si possono creare tra coniugi o tra amici, racconta della malattia, della vecchiaia, lo scorrere lento di una vita normale. La grandezza del romanzo è che Stegner ci racconta una storia comune ma sembra sempre che ci stia per parlare di qualcosa di eccezionale. Grazie al suo stile colto, elegante, raffinato ci tiene avvinti alle pagine con una prosa fluida e scorrevole, un vero piacere degli occhi e della mente. Ho amato tutti e quattro i protagonisti, persone a modo, intelligenti e sensibili, menti elette, colte, molto ben descritti nel carattere e nella personalità. “Considera la tua primogenitura” dicevamo l’un l’altro quando la stanchezza o la pigrizia minacciavano di rallentare le nostre furiose abbuffate di cultura. “Pensa a chi sei. Non sei fatto per vivere come un bruto, ma per perseguire virtù e conoscenza” Molto nobile. Spingevamo lo sguardo in cerca di ideali sempre più elevati.”
Bellissime le descrizioni della natura, delle montagne, dei boschi del Wisconsin nei quali i quattro amano avventurarsi e che contribuiscono non poco a rendere questo un romanzo davvero imperdibile!
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