Il seguito di cui vi parlo qui (leggete la recensione de “Il racconto dell’ancella” sul sito) è stato scritto dalla scrittrice canadese trentacinque anni dopo il primo, per soddisfare la curiosità dei tanti lettori che volevano saperne di più su Gilead, il regime totalitario che riduceva in schiavitù le donne, e sulle sue protagoniste. Il racconto inizia quindici anni dopo la fine del primo e stavolta sono tre le voci narranti che danno diversi punti di vista e ancora più spessore alla storia. Nel mondo immaginario, distopico, dell’autrice canadese un regime totalitario costringe le donne ad essere sottomesse e asservite al volere degli uomini: non tutte per fortuna, ci sarà chi riuscirà a imporsi e a salvare sé stessa e tutte le altre.
Sebbene sia meno potente del precedente, la trama del sequel è altrettanto avvincente e dà una degna conclusione alla storia che ha avuto, grazie anche alla serie televisiva “The Handmaid’s tale su Netflix, un successo planetario. E’ uno di quei libri che si leggono d’un fiato e che spiace finire perché diventa difficile dopo, trovarne un altro altrettanto interessante e coinvolgente.
Inoltre, Margaret Atwood, per questo romanzo, ha vinto il Booker Prize 2019 e questa mi sembra un’ulteriore ottima ragione per leggerlo!
Se ti ho convinto, puoi facilmente e velocemente acquistarlo cliccando qui sotto..