La protagonista è Mary Wollstonecraft, (1759 – 1797) una donna incredibile che è passata alla storia per essere stata la prima a voler cambiare il destino delle genere femminile. Il suo trattato “Sui diritti delle donne, una dichiarazione di indipendenza femminile” è considerato una pietra miliare nella storia del femminismo. Grazie alle sua intelligenza e al suo coraggio, Mary, dopo aver conosciuto discriminazione e ingiustizie anche a causa di un padre padrone, despota e prepotente, capisce crescendo che è non è giusto trattare e considerare le donne in modo diverso dagli uomini. Con determinazione, vive quindi caparbiamente la sua vita cercando di seguire i suoi ideali e le sue ambizioni scontrandosi contro le convenzioni del diciottesimo secolo. E nonostante le enormi difficoltà, riuscirà nel suo intento, diventando fonte di ispirazione ed esempio per tante donne dopo di lei.
Nel romanzo di S. Silva, leggiamo, a capitoli alternati, la storia di Mary, da ragazzina ribelle a giovane donna orgogliosa, fiera sostenitrice dell’amore libero, madre single, rivoluzionaria e avventuriera, e il racconto in prima persona di Mrs. Blenkinsop, la levatrice incaricata di seguire Mary durante il difficilissimo parto della sua secondogenita (che verrà chiamata anch’essa Mary, ovvero Mary Shelley, la “madre” di Frankenstein).
Le avventure di Mary Wollstonecraft sono degne di essere conosciute e ricordate e l’autrice inglese ben ce le descrive, in un romanzo avvincente e ben scritto, anche se a volte un po’ prolisso, che consiglio in special modo alle lettrici e soprattutto alle loro figlie, visto che la strada dell’uguaglianza dei generi è ancora molto lunga!