Hidden Valley Road è la strada sterrata nei dintorni di Colorado Springs dove ha vissuto la famiglia Galvin, la madre Mimi, il padre Don e ben dodici figli, dieci maschi e due femmine, le ultime, nati tra il 1945 e il 1965. Una famiglia davvero particolare, dove alla difficoltà di gestione quotidiana di una casa così affollata, si è aggiunto il dramma di una tremenda malattia, la schizofrenia, che ha colpito sei dei dieci maschi della tribù Galvin. Uno dopo l’altro i ragazzi impazziscono, hanno crolli psicologici, diventano violenti e molto pericolosi per sé stessi e per gli altri. La malattia li porta a compiere perfino atti criminali e nonostante i continui ricoveri, le cure e gli sforzi nessuno apparentemente riesce davvero a guarirli. Oltre al racconto delle vicissitudini delle vite dei Galvin, dei ragazzi malati ma anche di quelli sani e dei loro genitori, l’autore ci relaziona sugli sviluppi delle conoscenze scientifiche della schizofrenia, una tra le più misteriose delle malattie mentali, che ancora oggi non ha una spiegazione univoca. Qual è la causa scatenante della schizofrenia? Dipende dalla genetica? O piuttosto, è l’ambiente, quindi la famiglia, ad alterare le personalità fino a farle impazzire? E quali sono le cure più adatte, quali funzionano veramente? Il libro di Kolker, in perfetto stile giornalistico, anche se a volte risulta un po’ prolisso, ci illustra dunque anche il lavoro di tanti ricercatori che si sono impegnati per trovare una spiegazione scientifica e soprattutto una cura per la famiglia Galvin, che nella sua eccezionalità, ha costituito per tutti loro il banco di prova perfetto per le varie teorie da sperimentare. L’autore ha a lungo lavorato con i membri della famiglia, intervistandoli spesso e raccogliendo le storie delle loro difficili esistenze.
È un saggio che mi ha molto interessato e che ho letto con passione perché poco o nulla sapevo su questa tremenda malattia che può davvero arrivare a distruggere la vita di chi ne è colpito e di chi gli sta vicino.
Leggetelo, la storia della famiglia Galvin impressiona e addolora, mi è rimasta nel cuore.