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Mercoledì, 19 Maggio 2021 16:04

TRANSITO, Aixa de la Cruz, Giulio Perrone Editore

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Seguendo l’ormai irrinunciabile, illuminato consiglio di Alessandra, la mia amica libraia, ho letto questo breve testo, caso letterario in Spagna, e, soprattutto, ho iniziato a seguire con interesse Giulio Perrone, una casa editrice romana secondo me molto interessante. Nel suo catalogo, mie prossime letture (la quantità di libri sul comodino aumenta vertiginosamente!) ho individuato il romanzo di Gianluca Morozzi, (Andromeda) mia vecchia conoscenza springstiniana e la biografia che Vincenza Alfano (Perché ti ho perduto) ha scritto su Alda Merini e il suo mancato amore con Giorgio Manganelli. Vi dirò!

Ma torniamo a Transito. Difficile definire questo libro: può essere considerato il diario di una giovane donna che arrivata ai trent’anni prende coscienza di sé e del mondo intorno. Ma può essere anche definito un saggio dove l’autrice dà voce a considerazioni non solo di carattere personale bensì universali, dando così all’esposizione i connotati del racconto generazionale. I temi che tratta sono importanti e scottanti: la violenza, l’identità sessuale, la famiglia e i difficili legami tra figli e genitori, la politica, le lotte sociali. È proprio partendo dalla sua esperienza personale e raccontandoci episodi della sua vita, legati alle sue scelte, che l’autrice allarga la visuale e dalla soggettività arriva ad una pluralità che coinvolge il lettore in un vortice di pensieri e riflessioni.

Il titolo originale è Cambiar de idea ed è secondo me molto significativo: l’autrice cambia spesso idea, opinione, pensiero perché ritiene di avere tutti i diritti di modificare il suo pensiero, di “transitare” dunque, da un’opinione ad un’altra senza che ciò possa in alcun modo definirla meglio o peggio. È attraverso questo continuo trasformarsi che si cresce sulla lunga strada che ci porta a diventare adulti. L’autrice ci descrive le tappe che attraversa con una scrittura coraggiosa, un po’ aggressiva, senza risparmiarci particolari sconci, a volte scurrili.

Non una facile lettura, a volte davvero profonda (tante sono le mie sottolineature sul testo), a volte invece un po’ estrema per i miei gusti. Ma io non ho trent’anni come Aixa e capisco che è solo a quell’età, senza responsabilità, senza obblighi e con tutta la vita davanti, che si possa sentire la necessità e la pulsione di transitare da una posizione all’altra senza temerne troppo le conseguenze.

Consigliato a chi voglia capirne un po’ di più su quello che passa per la testa dei giovani d’oggi!

 

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Letto 567 volte Ultima modifica il Lunedì, 21 Giugno 2021 10:01

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